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PCTO
Percorso 6
In cammino
Sulle orme del Santo
Cammino spirituale
in onore di
San Giuseppe da Copertino

La classe 4B RIM dell' I.I.S.S. "V. Bachelet" Copertino (Le) sezione tecnica ha aderito alle attività di PCTO promosse da Italia Nostra per l'a.s. 2021/2022 ed è stata chiamata a confrontarsi con il percorso n. 6 dal tema In Cammino. In questo contesto è nato il Progetto Sulle orme del Santo, Cammino spirituale in onore di S. Giuseppe da Copertino: un cammino di 14 km, che si snoda per oltre 10 tappe, lungo un itinerario storico che ripercorre le gesta di S. Giuseppe da Copertino (1603-1663) e mira a far riscoprire non solo il santo dei voli ma anche il ricco patrimonio storico artistico della città di Copertino.

Il lavoro della classe 4B RIM si intreccia con il percorso di PCTO Italia Nostra della classe 3A PCP, guidata dal prof. Giuri, che ha narrato l'iconografia josephina presente lungo l'itinerario Sulle Orme del Santo nel progetto I voli del Santo.

Si potrebbe collegare questo lavoro a tante altre tappe josephine in Salento.
Costruire un cammino richiede tempo, studio e collaborazione tra enti diversi, Università, Istituzioni, studiosi, storici, amministratori, Reti dei cammini, cittadini. Il nostro progetto è solo un piccolo seme che potrà crescere se in tanti vorranno prendersene cura.

Dopo questa premessa, seguiteci, camminate al nostro fianco, venite con noi: tra selciati, piazze assolate, campanili immersi nel blu, profumi, sapori, rimarrete anche voi, come Giuseppe, come noi ragazzi della 4B RIM, a …boccaperta per lo stupore!
Introduzione Introduzione
  INTRODUZIONE
  ELEMENTI STORICI PER LA RICOSTRUZIONE DEL CAMMINO
  LA VITA DEL SANTO
  COLONNA SONORA DEL CAMMINO
INTRODUZIONE

Perché pensare non a un itinerario, come è stato fatto finora, ma ad un cammino (colonna sonora) spirituale?
Il filo che lega la vita del Santo a tanti luoghi della città é destinato ad affievolirsi se non lo si rinsalda nella memoria collettiva dell’intera comunità, o dei fedeli del Santo diffusi in Italia o nel mondo.



     


Inoltre i luoghi legati alla vita del Santo non sono solo spazi da lui attraversati, ma sono oggi, per il fedele come per il turista occasionale, scrigni di opere d’arte di grande valore, che meritano di essere valorizzati e raccontati per ciò che rappresentano, ossia un patrimonio culturale-storico-artistico di inestimabile valore.
Mettersi in cammino sulle orme del Santo vuol dire non solo ripercorrerne le orme, seguirne i voli, riscoprire S. Giuseppe, ma anche riscoprire la città.

Lungo il cammino si apprezza ancora di più la bellezza poetica delle attività artigianali che a tutt'oggi animano il centro storico: gli antichi forni, la bottega del calzolaio, la bottega della cartapesta. Si prende anche consapevolezza di come le attività ristorative, dolciarie, le cantine, con il loro operato tramandano profumi, sapori, tradizioni che sono l’essenza del nostro territorio.
Per ognuna delle tappe del Cammino Josephino é stata realizzata una scheda che illustra il luogo da un punto di vista storico e architettonico, descrivendo il legame che lega la tappa alla vita del Santo.

   Indice
Elementi Storici

ELEMENTI STORICI PER LA RICOSTRUZIONE DEL CAMMINO
Come procedere per tracciare un cammino storico? Sono poche le testimonianze visive su come doveva presentarsi l’abitato di Copertino, e di conseguenza il suo stradario, nel ‘600, epoca in cui visse Fra Giuseppe da Copertino.
Si possiede una veduta approssimativa della città, risalente al 1584, realizzata da Fra’ Angelo Rocca e conservata presso la Biblioteca Angelica di Roma, mentre la Descrittione della terra di Copertino, opera dello stesso frate, è custodita presso l’archivio generale agostiniano. A queste testimonianze si aggiungono per il ‘600 le varie notizie sull’abitato desunte da documenti d’archivio e visite episcopali.
Fra Angelo Rocca, 1584, veduta della città di Copertino, Biblioteca agostiniana, Roma
Una raffigurazione dell’abitato di Copertino campeggia sulla parete dell’abside sinistra del Santuario della Grottella, opera di Girolamo De Dominico che, tra il 1635 e il 1639 raffigurò la Storia del ritrovamento miracoloso del volto della Madonna omonima.

Muovendosi all’interno dello spazio geografico in cui Copertino doveva svilupparsi nel XVII secolo, sono stati tratti elementi importanti dalle testimonianze storiche sulla vita del Santo, desumibili dagli atti del suo processo di canonizzazione e dai Diari dell’abate Rosmi, ed é stato adattato il percorso sull’impianto stradale attuale della città.

Un’altra raffigurazione panoramica della città appare nel dipinto di D. Antonio Carella, Beato Fra Giuseppe da Copertino in gloria, 1754, che troneggia nell’altare di S. Giuseppe, transetto destro della Basilica S. Maria Ad Nives.
Ricostruzione della città di Copertino, a cura di Giovanni Greco e Carlo Mazzotta, per il format «Strati»: Copertino- il Borgo Antico.

   Indice
Vita

LA VITA DEL SANTO

Nel 1603 nasceva in una piccola stalla di Copertino, a ridosso della cerchia delle mura urbiche, un uomo destinato a una vicenda umana straordinaria, Giuseppe Maria Desa. Giuseppe fu l’ultimo di sei figli, crebbe povero e fragile di salute a causa di un tumore alla natica che lo costrinse a lunghi anni di immobilità e lo tenne lontano dagli studi. Caratterialmente irruento, ritenuto a lungo da tutti incapace di svolgere qualsiasi mestiere manuale, respinto inizialmente, nel suo percorso religioso, da varie comunità di Frati. Dopo molte vicissitudini, a 22 anni indossò con profonda fede il saio francescano e divenne nel 1625 prima frate laico poi chierico, per poi essere ordinato sacerdote a Poggiardo il 18 marzo 1628.
Fra Giuseppe avrebbe presto suscitato profondo stupore nei suoi contemporanei grazie alla sua profonda e appassionata fede, alle estasi e ai suoi voli che si manifestavano periodicamente, alla presenza di testimoni e fedeli, davanti al crocifisso o al volto della Vergine. Ben 17 anni della sua vita religiosa trascorreranno a Copertino tra le amate mura del convento di Santa Maria della Grottella. L’inquisizione cattolica attenzionò il suo operato accusandolo di abusare della credulità popolare. Eppure non venne mai trovato colpevole. Per i suoi prodigi, tuttavia, venne allontanato dalle folle di fedeli che accorrevano a vederlo, fu costretto al silenzio e ad una peregrinazione continua di convento in convento, lontano dal luogo che lui amava, il santuario della Grottella, e dai suoi affetti. Napoli, Assisi, Pietrarubbia, Frossombone, Osimo, furono alcune delle tappe del suo continuo e imposto peregrinare. Morì a Osimo il 18 settembre 1673. Fu beatificato da Papa Benedetto XIV il 24 febbraio 1753 e venne proclamato santo il 16 luglio 1767 da papa Clemente XIII. Di lui tanto si è scritto. La sua vicenda umana e spirituale è stata attenzionata da scrittori, poeti, fumettisti, musicisti. La città dedica al suo Santo una sentitissima festa annuale.

  Indice

Colonna sonora
COLONNA SONORA DEL CAMMINO

Il maestro EMANUELE RAGANATO ci ha concesso in dono una sua composizione, Ala Dei, come colonna sonora del cammino Sulle orme del Santo. Con altrettanta generosità il maestro ha messo a disposizione la partitura completa e le parti staccate della marcia sinfonica, scaricabili ai seguenti link:

BOMBARDINO   CASSA   CLARINETTI 1   CLARINETTI 2   CLARINETTO BASSO   CORNO 1   CORNO 2   FLAUTO   FLICORNINO MIb  FLICORNO SOPRANO   FLICORNO TENORE   OBOE   PIATTI   RULLANTE   SAX BARITONO   SAX CONTRALTO   SAX SOPRANO   SAX TENORE   TROMBE 1   TROMBE 2   TROMBONE   TUBE   PARTITURA

Ringraziamo il maestro Emanuele Raganato per la sua generosità e vi invitiamo all’ascolto della marcia.


Emanuele Raganato, ALA DEI   -   MARCIA SPIRITUALE IN ONORE DI S. GIUSEPPE DA COPERTINO

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